A mio malincuore, ho notato che non esiste una versione ufficiale in italiano della storia di RADO. Siccome non sono abituato ad usare traduttori automatici, provvederò a scriverla usando "farina del mio sacco" ed appoggiandomi alla versione ufficiale in inglese, presente sul sito della Maison, per avere un filo conduttore che mi permetta di essere il più possibile esaustivo. Cominciamo!
Benchè questa maison nasca "solo" nel 1957 le sue radici sono molto più profonde nel tempo...risalendo infatti a giusto 40 anni prima. Nel 1917 nella cittadina svizzera di Lengnau, i fratelli Fritz, Ernst e Werner Schlup aprirono la "Maison de Manufacture" Schlup & Co. ...Non si hanno notizie certe in merito alla produzione di questa casa e su internet non mi è stato possibile reperire foto di orologi marchiati a nome "Shlup", se non questi due, di cui ho trovato la foto sul sito mission-rado.de dalle quali si intuisce senza dubbio il periodo (art decò), ma poco più, nel senso che probabilmente si occupavano della costruzione di movimenti per altre case, o marchiavano i propri orologi con nomi differenti. I calibri tuttavia paiono interessanti e di elevata qualità
Mentre poco prima che diventasse RADO, a metà degli anni '50 la stessa fabbrica produsse orologi a marchio EXACTO, senz'altro più comuni di quelli di cui sopra, di cui posto una pubblicità d'epoca trovata sul forum americano equationoftime.com .
Dicevamo che la Rado Uhren AG nasce ufficialmente nel 1957, ma probabilmente il marchio RADO venne depositato ben prima dalla stessa SHLUP, come si evince da alcuni modelli chiaramente inizio anni 50, ma soprattutto da questa foto risalente al 1948, dove la scritta RADO gia campeggia sullo stabilimento. (foto presa sempre da mission-rado.de)
Un cronografo risalente ai primi anni 50 appartenente a un gentile lettore, monsieur Thierry F. da Tolosa (Francia). Degno di menzione per lo splendido stato di conservazione nonché la stupenda forma delle anse. Esemplare interamente in oro rosa 18ct, animato da un movimento Valjoux 22
Pochi anni dopo il cambio di denominazione in Rado Uhren AG, nascono le prime serie "famose" di questa casa come "Green Horse" e "Gazelle" portate avanti fino agli anni '70 ed affiancate da altre serie importanti come "Purple Horse" ed altre.
Rado "Green Horse" Foto Selifa Watch
Rado "Gazelle" Foto presa da ebay
Ma è nel 1962 che Rado presenta una vera e propria "pietra miliare" dell'orologeria: il DiaStar: un orologio inscalfibile, completamente resistente ai graffi perchè creato in una lega a base di carburo di tungsteno. Questo orologio è attualmente ancora prodotto da Rado ed è in assoluto l'orologio più venduto nella storia della Maison. Metto una foto presa dal sito bbwatches.info di un modello particolare con vetro (zaffiro) prismatico e diamanti agli indici
Altri celebri "cavalli di battaglia", anche molto quotati tra i collezionisti, sono la serie "Manhattan" e la seria "Captain Cook" risalenti alla metà degli anni '60. Con queste due serie Rado alterna la passione per il design strizzando l'occhio alla moda dell'epoca degli orologi/televisore, con il Manhattan, e lo spirito sportivo prettamente legato agli orologi subacquei con il Captain Cook, qui insieme in una pubblicità d'epoca trovata su equationoftime.com
Risalgono invece agli anni 70 i modelli della serie Voyager, i quali ebbero un ottimo successo, soprattutto in oriente e in America. Molto diffusi per questo, ma di difficile reperibilità quelli in buone condizioni e completamente originali. Una particolarità della maggior parte dei modelli Rado dalla fine degli anni 1960 fino all'inizio degli anni 1980, riguardano il Logo applicato sul quadrante, costituito da un disco girevole, ragion per cui, a seconda di come si muove il polso, l'ancoretta cambia posizione. Un vezzo eccentrico, nulla di più, ma una "ancoretta" non incrostata o ossidata sul quadrante e che giri libera, al giorno d'oggi è un particolare che fa la differenza per ogni collezionista appassionato che si rispetti.
Dal 1968 Rado entrò a far parte del gruppo ASUAG, l'attuale Swatch Group, di cui è tutt'ora tra i marchi di punta. Negli anni 80 e 90 furono prodotti i primi modelli in ceramica "Hi Tech", orologi inscalfibili data la durezza e la pressione che viene usata nella lavorazione dei materiali di cui sono composti.
Diciamo che di qui in poi questa Maison si è molto concentrata sul design dei suoi modelli e sulla ricerca e innovazione nell'utilizzo dei materiali di costruzione della cassa e delle altre componenti esterne, tralasciando, salvo rari casi, la tecnica riguardante i movimenti, che sono per la maggior parte quarzi ETA. Per questo molto probabilmente sono un pò snobbati dai collezionisti e dai "puristi" dell'orologeria che prediligono l'orologio meccanico e che preferiscono guardare questa Maison più per i modelli prodotti in passato, che per l'attualità.
Per chi volesse avvicinarsi al collezionismo dei Rado vintage, mi sento di raccomandare molta cautela nell'acquisto. Spesso questi orologi sono proposti in condizioni non proprio coeve, molti infatti sono riassemblati con parti non originali, anonime, o prese da altre referenze, quadranti ristampati (spesso con marchiani errori, che lasciano intendere la provenienza da paesi orientali, in cui magari non si conosce bene la lingua inglese, ad esempio non è raro trovare un "purple horse" con i cavallucci verdi...). E' sempre bene dunque consultarsi prima con qualche amico più esperto guardando insieme le foto, oppure confrontare le foto del modello in oggetto con altre disponibili sulla rete.
Fortemente indicativo è spesso il prezzo a cui vengono proposti questi orologi. Meglio pagare un pò in più ed essere sicuri della completa originalità e coevità del pezzo...magari prendendolo in mano ad un collezionista che dimostri competenza o da un fidato commerciante, che ricercare l'affarone a tutti i costi e poi avere invece brutte sorprese.
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