1930s Jaeger Compur Universal Genève 281

 Prima del 1937 il marchio Jaeger-LeCoultre non esisteva ancora. Già esisteva tuttavia tutto ciò che lo andrebbe poi a comporre. Infatti, la storia de "La Grand Maison" comincia molto prima del suo stesso nome.
Essa infatti nasce da:


• la “LeCoultre e Cie”, erede della maison fondata nel 1833;
• la “Etablissementes Ed. Jaeger, azienda di Edmond Jaeger, poi divenuta
la Holding SAPIC (Société Anonime des Partecipations Horlogères);
• la “Specialitès Horlogères” nata, per opera di Cesar de Trey, e Jaeques-David LeCoultre, nel novembre del 1931, per distribuire i Reverso e gli atri orologi LeCoultre; nel 1935 de Trey morì.





Nel 1937 "Specialites Horlogeres" entrò a far parte della Holding SAPIC, cambiando il nome in “Societè de vente des produits Jaeger-LeCoultre” i cui amministratori erano, tra gli altri, Jaeques-David LeCoultre, Lebet, Gustave Delage ed Edmond Audemars, questi ultimi successori di Edmond Jaeger.
Pertanto, alla fine degli anni ’30 (1937) erano presenti sia “LeCoultre e Cie”, cioè la manifattura storica, sia la Holding SAPIC il cui consiglio di amministrazione era costituito, tra gli altri, da LeCoultre (= manifattura LeCoultre), Delage e Audemars (= successori di Jaeger), Lebet (= successore di de Trey ) che decise che gli orologi nati da questa collaborazione avrebbero, finalmente, portato la firma Jaeger-Lecoultre



In quegli anni dunque è databile questo cronografo che in quegli anni venne lanciato sul mercato contemporaneamente da almeno 3 grandi Maison: oltre Jaeger, infatti è possibile trovare esemplari molto simili a marchio Universal Genève e Zenith.
Orologi tra l'altro equipaggiati tutti dal medesimo calibro Martel/Universal 281 (che in Zenith prende il "nome" 122) In tutti i casi possiamo parlare di modello "Compur".





Come ben spiegato dal Sala nella sua monografia su Universal Genève,Il modello Compur fu registrato per la prima volta nel 1934 e sempre in quell'anno fu presentato per la prima volta alla fiera di Basilea.

La presente tipologia di Compur include sia la scala del tachimetro che quella del telemetro. Una scala tachimetrica viene utilizzata per misurare la velocità di un oggetto in movimento (come un'auto, una bicicletta o un cavallo). Una scala telemetrica consente a chi la indossa di misurare la distanza e si basa sulla velocità del suono. Ad esempio, per misurare quanto è lontana una tempesta, chi lo indossa contava da quando vedevano un fulmine e si fermava quando sentivano il tuono. Moltiplicando questo numero di 333 metri al secondo, potevano calcolare quanto fosse lontana la tempesta. La scala del telemetro consente a chi lo indossa di determinare queste informazioni senza dover fare i calcoli.

Nel 1936 Universal Geneve lanciò il modello Uni-Compax, che a partire dal 1940 sostituì gradualmente il modello Compur. I primi modelli Compur, come gli esemplari oggetto di questo post, sono difficilmente reperibili perché sono stati prodotti per un periodo di tempo molto breve. Solitamente con una sola tra scala tachimetrica o telemetrica, la rarità di questa tipologia di Compur è ulteriormente accentuata dalla presenza di entrambe le scale.

Il modello Jaeger in oggetto, che ha fatto parte in passato della mia collezione, ha infine una cassa "a scalino" in acciaio Staybrite, impreziosita da delle splendide anse dalla forma particolare che ricordano un po'il periodo Art déco. La dimensione (da ansa ad ansa ben 45mm) e la forma delle anse concedono a questo splendido segnatempo una ottima vestibilità anche ai giorni nostri ad un polso maschile nonostante il diametro modesto (33mm escluso corona, 36mm con corona).

Il movimento, a carica manuale, calibro 281 marcato Jaeger sul ponte della cronografia, ha ancora un aspetto magnifico ed è arrivato ai giorni nostri perfettamente funzionante.

Grazie per la lettura, lascio la parola alle foto.